I VINCITORI
Abbiamo il pacere di presentarvi i vincitori della seconda edizione.
I PREMI SPECIALI
ECCO CHI SONO GLI ALTRI
FINALISTI DELLA SECONDA EDIZIONE
Sono molti i titoli che avrebbero meritato la finale, ma un concorso è fatto di regole e abbiamo dovuto scegliere. Complimenti ai nostri finalisti!!
PLAY
di LAURA ORSOLINI
Vasco ha sedici anni, frequenta il liceo scientifico e passa le giornate giocando alla Play. Una mattina, a scuola, trova un diario segreto. Racconta di un patto di sangue e di una ragazza presunta suicida. Le indagini volte a scoprirne l’identità uniscono il destino del protagonista a quello di Martina, sua compagna di classe ed ex brutto anatroccolo, e di Aurelio Sarti, professore di matematica di ripetizioni di Vasco. Sarà compito dell’amore lenire i dolori di un passato che torna a fare male e sconfiggere la paura che impedisce ai protagonisti di vivere il presente ed essere felici
PRIGIONI
di ROBERTA SORGATO
La straordinaria intesa sentimentale tra Zoe e Piero si incrina quando, dopo qualche anno di matrimonio, il desiderio di avere un figlio non trova naturale soddisfazione. È in questo delicato contesto che Piero, dislocato in Congo per lavoro, viene rapito insieme ad altri ingegneri da una banda criminale assoldata dall’estremismo islamico. Risulta implicato nel sequestro dei colleghi un membro della spedizione: Abasi. Arrivato ragazzino dall’Afghanistan, attraverso un corridoio umanitario, subito dopo la strage dell’11 settembre, viene adottato da una famiglia benestante che lo cresce come un figlio. Al completamento degli studi Abasi lascia la famiglia adottiva e intraprende un lungo percorso alla ricerca della propria identità culturale, geografica, religiosa. Durante il lungo sequestro dei tecnici italiani, Piero stabilisce un profondo rapporto spirituale con Sauda, schiava sessuale della banda criminale, ripercorrendo, attraverso i suoi racconti, il terribile periodo della dominazione belga in Congo. Si dipanano e intrecciano molteplici storie di malvagità, violenza, abusi, inaudite sofferenze ma anche di grande umanità, coraggio, altruismo e desiderio di riscatto.
IL LIBRO DEI MORTI
di FRANCESCA SCORLETTI
Un libro spaventoso e la morte di chi lo trova: questi sono i tasselli di una storia che cambierà il corso della vita di chi la legge. Sono i malcapitati di turno a trovare il libro o è il libro stesso che cerca le sue vittime? Lo scoprirà un gruppo di amici che, durante un lungo viaggio, riporterà alla luce un antico terrore.
LA MALEDIZIONE DI ATROPO
di VALERIA NITTO
Vi è un filo invisibile che tesse il destino dell’uomo. Nessuno, umano o dio può sfidare la morte nella sua interezza. Qualcuno però ha osato. Carmen, una giovane studentessa assoggettata da sempre ai divieti della madre riguardo alle arti divinatorie, affronterà un lungo percorso alla ricerca di se stessa, che la porterà a prendere un’inquietante consapevolezza: è l’unica che può spezzare la maledizione che grava sulla sua famiglia. Atropo, colei che recide, ferita nella sua integerrima figura da un’antenata che ha osato riportare in vita la figlia perduta, ha condannato ogni generazione a subire le più atroci torture. Pene spirituali, che vanno di là della vita stessa. Un’eternità senza possibilità di fuga. In questo percorso di scoperte e verità sepolte, Carmen incontrerà Denis, un ragazzo che nasconde un oscuro segreto: un demone che alberga nel suo cuore. Un’oscura presenza che si è avviluppata intorno alla sua anima e non lascia respiro. Mentre la luna di sangue, evento raro e affascinante, splende ancora tingendo ogni cosa di rosso, spicca tra le nubi della sera, un rituale dovrà essere portato a termine. Vivere o morire. Atropo attende nei sinistri angoli della realtà onirica, certa di una vittoria inequivocabile. Carmen però non teme di guardare il volto della morte e, trascinando con sé il demone, lo porta al suo cospetto. Suggella un patto, liberando per sempre il ragazzo che ama e la sua famiglia. Le divinità si sa sono capricciose e Atropo tiene per sé colei che aveva dato il via alla maledizione. L’antenata di Carmen, colei che per amore materno ha scatenato la furia della dea, rimane in catene. Non dovrà restarci forse per molto perché la nostra protagonista è pronta ad affrontare una nuova avventura.
MARMELLATA D'ARANCE
di ROSALIA MESSINA
Fabrizia Manno, Bianca (sua nonna), Emma (sua madre) sono tre donne legate da un’unica perdita che ha inciso profondamente sulle loro vite. Renato, medico trentaduenne, che rispettivamente della spigolosa e sofferente Fabrizia è il padre, di Bianca il figlio, di Emma il marito, si è suicidato per ragioni che a nessuno sono chiare. Qualche intuizione, qualche ipotesi, ma di certo di Renato è rimasta solo l’assenza e l’idea che qualcosa di terribile e oscuro sia accaduto nel periodo da lui trascorso quando era studente a Bologna, durante gli anni di piombo. Fabrizia ha trascorso l’infanzia, l’adolescenza e la prima giovinezza con la nonna Bianca, una donna forte, saggia, materna, una presenza solida che le ha permesso di crescere nonostante il duplice abbandono da parte dei genitori. Anche Emma, infatti, dopo la morte di Renato, è andata via, incapace di ritrovarsi nella sua vita sconvolta e di accudire una figlia. Emma, dopo il suicidio del marito è andata a vivere negli Stati Uniti. Fabrizia ha cercato a lungo di comprendere l’abbandono da parte della madre, senza mai riuscire a perdonarle la fuga, soprattutto dopo essere andata a cercarla in California dove Emma aveva trovato un nuovo equilibrio e una famiglia “normale”. La morte di Bianca offre a madre e figlia l’occasione di un confronto sincero fino alla crudeltà e la possibilità di ritessere un dialogo difficile, a volte aspro, in cui le ragioni dell’intransigente Fabrizia e quella della vitale Emma si fronteggiano, fino a lasciar intravedere la possibilità di ridare significato e contenuto alla relazione tra madre e figlia..
PORTAMI LASSU'
di CRISTINA GIORDANA
Mi chiamavo Luca Borgoni, avevo 22 anni. Stavo per laurearmi ed entrare in quella fase della vita in cui ogni giorno si è meno “ragazzi” e più “uomini”, e la domanda “Che cosa farai da grande?” si trasforma in “Adesso che fai?”. Sabato 8 luglio 2017 mi avventurai su per il Cervino in Valle d’Aosta. Era una bella giornata ed era cominciata alla grande. Finì nel peggiore dei modi. Mentre mi issavo su per una parete verticale, le mie mani mancarono la presa. Che volete che vi dica? Andai su e non tornai indietro. Però mettete via i fazzoletti perché questa non è una storia lacrimevole. Non mi importa niente di commuovervi o roba simile, la vita è troppo breve per prenderla per il verso sbagliato. La storia di Luca Borgoni è una storia vera. Ed è una storia clamorosa. Una di quelle storie che hanno una tale energia da continuare anche quando finiscono. Non a caso sua mamma Cristina l’ha scritta usando la prima persona di Luca. Suo figlio aveva talento per lo sport e una grande passione: la montagna. A piedi, di corsa. in cordata, con le pelli di foca, in snowboard. Nei rifugi, al fuoco dei bivacchi, vento in faccia sui crinali più esposti. Luca passava gran parte dl suo tempo libero a sfidare i monti, la sua palestra naturale e inimitabile. Durante l’incidente sul Cervino si stava allenando per un nuovo, esaltante obiettivo: la scalata del Dhaulagiri, una delle vette che guardano noncuranti il mondo da oltre ottomila metri d’altezza. Ma l’incidente sembrava aver messo fine a tutto. A quel punto una serie di coincidenze e di segni che sembrano provenire da un’altra dimensione fanno scattare un’impresa nell’impresa: portare la foto di Luca sulla vetta del Dhaulagiri. Realizzare il suo sogno. Chiudere il cerchio di una vita spezzata. Nello stesso anno, un’eroica staffetta di scalatori ha portato una sua foto sulla vetta agognata, avvolgendola in una sciarpa tibetana.
L'ARTE SCONOSCIUTA DEL VOLO
di ENRICO FOVANNA
Che i ricordi riaffiorino solamente dopo tanti anni è cosa comune, ma che questi riportino a casa, per aiutare a svelare un mistero irrisolto, è assai più raro. E’ ciò che accade a Tobia, che torna nel suo paese d’origine, Premosello, per percorrere a ritroso la verità sull’omicidio di Gioacchino, sei anni, avvenuto nel 1967. Gioacchino era un compagno di scuola di Tobia e non perdeva occasione di umiliarlo. La sera della sua morte tra loro due era finita a botte e Tobia non aveva avuto il coraggio di raccontarlo alla polizia. Tuttavia, una volta trovato il colpevole, gli era rimasto il dubbio che fosse stato qualcun altro a ucciderlo. Quarant’anni dopo, la telefonata di un amico d’infanzia riporterà a casa un Tobia adulto, che quel dubbio ha deciso di toglierselo una volta per tutte.
NORA
di GIACOMO FERRAIUOLO
Tutto ha inizio con la morte. Un omicidio irrisolto, una donna rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Nora, prigioniera della sua stessa mente cerca di essere libera da un passato macchiato di sangue che non riesce a dimenticare. Troverà nell’infermiere Christian un amico fedele a cui confidare l’orrore celato nel profondo. Un orrore che striscia ancora tra le ombre della casa di Nora. Un orrore che cerca di uscire da quelle mura. Nessuno è più al sicuro. Lei li aveva avvisati. Sarà compito di Christian scoprire cosa c’è di vero nelle farneticazioni della donna e cosa è invece frutto della follia. Cos’è successo veramente a Nora in quella casa? È possibile conoscere fino in fondo chi ci sta attorno? Una storia di pazzia e dolore, di morte e paura, e che porterà a una verità ancora più cupa e terribile.
LUNA PIENA SULLA ROCCA STACHILAGI
di PAOLA FABIANI
1944. Una notte di maggio Pietro Martini, partigiano e professore di lettere nella scuola di Manciano, per sfuggire ai tedeschi che stanno rastrellando la zona, si rifugia all’interno di un antico rudere. Lì, rinviene una pergamena risalente a ottocento anni prima e nella quale un frate racconta la sua infelice sorte: accusato di eresia, fu condannato, nonostante la sua innocenza, a essere murato vivo nel sotterraneo di un’abbazia medievale. Il religioso chiede a chiunque trovi il suo scritto di scoprire la verità circa le cause della sua triste fine. Dalla biblioteca del paese di Manciano alle cripte delle chiese di Sovana e Pitigliano, fino alla Rocca Stachilagi, Pietro percorrerà un cammino indietro nel tempo che gli rivelerà una storia terribile, sepolta dai secoli e dalle selvagge macchie maremmane.
ALLORA SÌ
di MARIO DI MAIO
Amori, amicizia e passione per il Napoli: questi sono gli argomenti che tre giovani amici affrontano da anni nei loro quotidiani incontri nel bar del centro di Vicolo Campano, un piccolo paese della costiera sorrentina. Il loro primo incontro risale ai tempi del Liceo: Rosario, assicuratore frustrato, Felice, architetto stralunato e Massimo, bello e impossibile, da allora non si sono più lasciati. La loro amicizia però viene messa in discussione dall’annuncio del matrimonio di uno di loro. Un anno vissuto tra preparazioni, equivoci, litigi, battute e colpi di scena.
DYSANGELIUM
di SIMONE COLAIACOMO
Come sarebbe il mondo se nel 1962, in piena Guerra Fredda, un U-2 americano avesse sparato un missile su un mercantile sovietico colpevole di aver superato di pochi metri il limite della quarantena? E se quel sottomarino, apparentemente trasportante viveri per i cubani affamati a causa dell’embargo, contenesse segretamente delle testate nucleari? Cosa sarebbe accaduto se Unione Sovietica e Stati Uniti avessero iniziato a scatenare l’Apocalisse atomica? E se la Chiesa avesse messo a disposizione dei pochi fortunati delle Fortezze bunker, condizionandoli poi al punto da pretendere dagli affamati superstiti rispetto e venerazione? Come sarebbe la Terra dopo molti decenni, una volta riemersi dal sottosuolo? Forse cambiata radicalmente, sconvolta da terremoti, eruzioni e dall’effetto delle radiazioni che avrebbero determinato delle mutazioni genetiche in alcuni gruppi di persone rimaste all’aperto e miracolosamente sopravvissute? E se il ritrovamento di un misterioso libro creasse aspettative di speranza al punto da generare la speranza in un cambiamento in grado di fermare l’egemonia del potere Temporale della Chiesa, sostituendolo con un credo nichilista?Due eserciti in lotta per il potere in uno spicchio di mondo, probabilmente l’unico in cui la presenza dell’uomo è ancora viva, seppur tenue, nonostante la presenza della nuova razza mutante e feroce: gli Abomini. Un romanzo distopico, una fantascienza post apocalittica condizionata dalla filosofia nichilista e dall’egoismo di una fede portata all’estremizzazione egoistica. Un viaggio da vivere, da leggere, da immaginare in un’atmosfera avvolta da ceneri, nubi e catastrofi in cui l’uomo lotta per sopravvivere, aggrappandosi ai principi d’umanità.
IL MONDO INTORNO A ME
di CLAUDIO CARLINI
La storia di noi tutti ha un punto d’inizio e la nostra voglia di credere che tutto ciò che ci circonda sia regolato da un’entità superiore, ci da la convinzione di sentirci al sicuro. Pensare invece che il destino possa rimescolare le carte, ci atterrisce. Questa storia, nella sua semplicità, vi porrà davanti ad un quesito: “Chi è veramente padrone della propria vita?” , “Possono eventi importanti farci cambiare il modo di percepire questo mondo?”. Questo racconto di una vita comune diverrà, con i suoi alti e bassi, un esempio. I protagonisti ci faranno riflettere su ogni piccolo evento dandoci la misura di come ognuno di noi sia speciale. Questo libro metterà alla prova le vostre convinzioni regalandovi una prospettiva diversa, colma di emozioni, dandovi modo di comprendere quanto è indistinto il confine tra il possibile e l’impossibile.
CERCAMI IN UN AQUILONE
di ANNALISA PUGLIELLI
Tutti noi portiamo, in un luogo remoto del nostro cuore, il ricordo di qualcuno. Qualcuno forse ormai lontano, magari perso per sempre o magari mai avuto. Il suo ricordo affiora alla nostra mente e ai nostri occhi, all’improvviso. E noi impariamo a conviverci, a convivere con il vuoto che questo ricordo porta con sé.
SIAMO GLI EROI DEL CIRCO
di ALESSANDRA ALTAMURA
Talal è un ragazzo siriano di diciannove anni, scappato da Aleppo insieme alla sua famiglia, di tradizioni musulmane. Si è rifugiato a Mardin, in Turchia, a pochi chilometri dal confine con la Siria. Studia per diventare un medico, ma nel tempo libero si dedica alla sua grande passione, il circo. Anush è una ragazza armena, che abita come Talal nel quartiere di Midan ad Aleppo, finché non arrivano i bombardamenti, le esplosioni, la paura, per cui anche la sua vita cambia improvvisamente e inevitabilmente. Le vicende drammatiche della guerra sullo sfondo sono la triste cornice in cui si collocano le emozioni, le scoperte, i sogni di una giovinezza che, nonostante sia rischioso persino immaginarla, sa riemergere forte e viva dalle macerie, urlando a chiara voce il desiderio di riprendersi il tempo perduto e lo spazio negato.
GIALLO INTERIORA
di NICOLA SKERT
Mattina. Il telefona trilla e risveglia Luca Kaska, ispettore di polizia. Ma non è un risveglio come gli altri. È traumatico. Già, perché non è facile risvegliarsi con la testa che scoppia, una pistola in mano e il cadavere di una donna accanto con un foro di proiettile sulla fronte. Non è facile soprattutto quando si è ispettore di polizia e il cadavere appartiene a Nat, la sua ex moglie. È la prima volta che la rivede dopo anni, ovvero da quando aveva deciso senza alcun preavviso di abbandonarlo e fuggire con un altro uomo. Una storia come tante, fino a quel giorno. Per l’ispettore Kaska è l’inizio della sua indagine più difficile. Sa che non l’ha uccisa ma che tutte le prove portano a lui. Chi l’ha voluto incastrare e perché? Chi ha portato Nat nel suo letto è l’ha uccisa? Unico indizio, l’avvenente donna dal caschetto rosso che l’aveva adescato la sera precedente. Condotta a casa sua e poi scomparsa nel nulla. Al suo posto, Nat. Per l’ispettore Kaska è il passaggio istantaneo da una vita tranquilla in una cittadina di provincia a un incubo dal sapore surreale. L’inferno interiore di chi cerca risposte e l’inferno del mondo esterno che si fa sempre più soffocante e ostile. Già, perché è una corsa contro il tempo. Contro chi lo vuole incastrare. Contro Davide, il suo assistente che inizia a sospettare di lui. Contro chi vuole farlo impazzire in un gioco perverso, una continua discesa verso la follia che lentamente si impossesserà dell’ispettore Kaska. Poi, un incontro che segnerà il punto di flesso, la svolta che sembra catapultarlo fuori da un destino ormai segnato…