AL CIVICO 21
In un elegante, piccolo condominio del quartiere Trieste, al civico 21, nella Roma della seconda metà del Novecento, un’aggressione e due omicidi, riconducibili ad esperienze infantili traumatiche e frustranti, scuotono la tranquillità di un condominio. Nella palazzina convivono personalità diverse che si muovono come su un palcoscenico, entrando e uscendo dalle vicende con i propri vissuti: si va dai portieri, agli studenti, alla maga, ad un padre e un figlio in forte contrasto caratteriale tra loro e ad altri personaggi minori. Ad indagare, usando l’osservazione e l’indagine psicologica, è il commissario Diana Valente insieme a Viola Ortensi, proprietaria della palazzina: due donne accomunate da vissuti dolorosi, chiavi di lettura di molti avvenimenti. Il romanzo, a sfondo psicologico, racconta due omicidi liberatori di frustrazioni adolescenziali, sfociate in patologie angoscianti.
INTERVISTA ALL’AUTRICE: